L’estero e le banche, come sopravvivere all’idea di un conto corrente fisicamente lontano.

Come si apre un conto corrente all’estero?

Ovviamente dobbiamo considerare due possibili scenari per farlo.

In entrambi i casi dovrete armarvi di santa pazienza e traduttore certificato per presentare la documentazione nella lingua del paese di destino del conto. Nel secondo caso andrà prodotta in doppia lingua, sia italiana che straniera. Essendo una procedura sempre più frequente, moltissimi istituti bancari saranno disponibili a fornire tali traduzioni certificate direttamente in sede, senza doversi appoggiare ad istituti esterni. 

Documenti necessari per l’apertura di un conto all’estero dall’estero

I documenti specifici per l’apertura di un conto all’estero dal paese estero variano di paese in paese ma alcuni sono necessari a prescindere della nazione. Dovrete quindi essere in possesso di un documento di identità in corso di validità, un’attestazione di domicilio e la motivazione per il quale vi trovate in quel paese (studio, lavoro etc) e in caso in cui sia necessario anche un visto di autorizzazione di permanenza. In alcune nazioni inoltre potrebbero richiedere un certificato di lavoro nel quale si attesti che siete economicamente autonomi e che dei documenti che certifichino la vostra storia economica e bancaria. Questo serve come controllo sulle possibili attività illecite che verranno escluse grazie a questo piccolo controllo di routine.

Come aprire un conto all’estero dall’Italia

Internet risolve un sacco di problemi e offre un sacco di possibilità. Quella di aprire un conto all’estero è fra queste. Ovviamente i documenti di identità e lavorativi del caso precedente, verranno richiesti anche in questo caso e alcune banche vorranno anche sapere la motivazione per la richiesta di questo servizio.