Veneto Banca, un sostegno alla vitalità imprenditoriale italiana

Veneto Banca, l’istituto di credito italiano con sede nel trevigiano, ha recentemente attirato l’attenzione del mercato per aver deciso di sostenere con nuova liquidità il settore imprenditoriale ed alberghiero della zona veneta e, più in generale, della piccola-media impresa italiana.
Sarebbero tre, infatti, i milioni di euro che la banca di Montebelluna avrebbe destinato al supporto delle strutture della Costa Veneziana associate a Fiditurismo (che include circa 670 imprese dislocate in prevalenza sulla zona di Venezia). La finalità primaria di tale iniziativa, sottolineano l’istituto di credito e il Confidi degli albergatori, sarebbe quella di sostenere e promuovere la manutenzione e lo sviluppo delle strutture alberghiere durante il periodo di chiusura invernale, in vista della nuova stagione turistica 2014; in un ottica ancora più amplia, inoltre, tale operazione consentirà alle singole strutture di attrezzare per tempo i complessi di villeggiatura in prospettiva di una Expo 2015 che accrescerà il flusso turistico verso, soprattutto, il nord Italia.

La lungimiranza della trovata

Tre milioni a tasso agevolato, con un importo massimo richiedibile pro capite (o meglio, pro ‘hotel’) di 150 mila euro, per la durata di un anno. In altri termini: finanziare una struttura produttiva in periodo di chiusura, per far sì che, alla apertura, la produttività aumenti, senza rischi aggiuntivi per l’istituto erogatore del prestito. Da un lato, dunque, l’occasione per la Banca di concedere prestiti ‘sicuri’ per un periodo di tempo ridotto; dall’altra, invece, la necessità di un tessuto imprenditoriale che, piegato dalla recente crisi e diminuito del proprio prestigio, incontra dal 2010 una crescente difficoltà nell’ottenimento di fidi per ristrutturazioni e nuovi progetti.
Che sia finalmente arrivato il tempo in cui i grandi istituti privati si prestano ad ascoltare e ad assecondare le esigenze di un mondo economico ormai spaccato tra il dubitare ed il concedere?
Una cosa è certa: per quanto marginale e secondario possa apparire il progetto di Veneto Banca, rimane pur sempre un segnale positivo di fiducia verso un’imprenditorialità italiana ancora viva.

 

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